Alcune considerazioni sull’indipendenza del Garante nazionale delle persone private della libertà
di Francesco Picozzi
L’articolo analizza i caratteri dell’indipendenza del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà sotto il profilo statico, espressione con la quale si fa riferimento a elementi come: la composizione (monocratica o collegiale) dell’organo di vertice, la procedura di nomina, la durata del mandato, le regole sulle incompatibilità e sulle retribuzioni dei titolari del Garante.
Le norme che disciplinano questi importanti aspetti sono state più volte criticate in passato dalla dottrina, in quanto ritenute non adeguate ad assicurare una reale indipendenza del Garante nazionale rispetto al Governo. A parere dell’Autore, tali contestazioni sono solo in parte condivisibili, poiché talora sono state eccessive, talaltra hanno invece trascurato profili che – anche alla luce dell’evoluzione normativa degli ultimi anni – suscitano non minori perplessità sul piano tecnico.