Le oscillazioni del criterio di riparto di giurisdizione: tra potere vincolato e interesse alla tutela della salute pubblica
di Annamaria Bonomo
La questione del riparto di giurisdizione in materia di obbligo vaccinale è stata negli ultimi anni oggetto di pronunce contrastanti tra i giudici chiamati ad occuparsi di controversie relative ai professionisti sanitari sospesi per mancata vaccinazione. Il profilo di interesse, e di cui ci si occupa in queste brevi note, non attiene, tuttavia, ai profili di legittimità dell’obbligo vaccinale, che rimane sullo sfondo anche per essere già stato affrontato anche in diverse pronunce del giudice amministrativo, quanto quello della verifica della giurisdizione relativamente alle controversie contro gli atti di sospensione disposti dagli ordini professionali in seguito al mancato adempimento dell’obbligo vaccinale da parte degli operatori sanitari. L’occasione è data dalla singolare coincidenza che vede le S.U. della Corte di Cassazione e la III Sezione Consiglio di Stato pronunciarsi a distanza di pochi giorni l’una dall’altra sulla stessa identica fattispecie, in tema di riparto di giurisdizione, relativamente alla questione dei professionisti sanitari sospesi per mancata vaccinazione.