Energia nucleare e transizione climatica in Francia. Brevi riflessioni in chiave europea e comparata
di Luigi Colella
Questo articolo esamina la relazione tra energia nucleare e cambiamento climatico nel periodo post-Covid 19. Nel contesto europeo, su impulso della Francia e di altri stati membri, l’energia nucleare è stata inserita nella tassonomia green in quanto è considerata una energia a difesa del clima. Per perseguire gli obiettivi della transizione ecologica, la legge francese sul “cambiamento climatico e la resilienza” ha previsto una riduzione della produzione di energia nucleare e la chiusura di alcuni vecchi reattori nucleari. Nel recente piano France 2030, la Francia vuole rilanciare la politica nucleare entro il 2030 con la costruzione di nuovi piccoli reattori (Small Modular Reactor), più efficienti e compatibili con gli obiettivi di sostenibilità e sicurezza. In un recente disegno di legge del 2023 il governo francese ha previsto la semplificazione delle procedure amministrative per la costruzione di piccoli reattori (EPR2). Anche in Italia con una mozione approvata dalla Camera dei Deputati si è riaperto le porte al nucleare impegnando il governo a valutare tutte le opportunità per reinserire l’energia nucleare nel portafoglio energetico nazionale.