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Avanti adagio. Quasi indietro.

di Redazione

Avanti adagio. Quasi indietro.
Il “nuovo” reato di femminicidio e i futuri scenari.
di Anna Lorenzetti

Il documento esamina criticamente il disegno di legge recentemente presentato (ddl S 1433-XIX legislatura) che introduce nel codice penale il reato autonomo di femminicidio (art. 577-bis c.p.). Tale reato punisce con l’ergastolo l’uccisione di una donna quando il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità. Già dall’annuncio della proposta normativa, il dibattito dottrinale ha visto una contrapposizione tra chi ha voluto sottolineare il valore simbolico e culturale del nominare esplicitamente questa forma di violenza strutturale e chi ha invece rilevato le critiche per numerosi aspetti dubbi, tra cui l’indeterminatezza della fattispecie e il rischio di derive populiste, tali da porsi in tensione rispetto all’assetto costituzionale. Auspicando un dibattito vieppiù approfondito, che coinvolga esperti e società civile, non possono celarsi gli interrogativi che la nuova proposta solleva, nella necessità che all’azione repressiva si affianchino interventi educativi e culturali.

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