Inquinamento acustico e nuovi paradigmi amministrativi: sostenibilità, fruibilità e qualità sonora
di Marco Brocca
L’inquinamento acustico ha conosciuto una crescente attenzione del legislatore, sovranazionale e nazionale, che può cogliersi nella progressiva evoluzione degli approcci proposti: dai primi interventi di tipo reattivo e sanzionatorio, a un approccio improntato alla prevenzione sino alla prospettiva più recente, che si aggiunge alle precedenti, di tipo propositivo e propulsivo, mediante l’istituzione delle cd. zone silenziose, che sono aree di pubblica fruizione, presenti all’interno degli agglomerati urbani o in aperta campagna, volte a evitare o ridurre gli effetti nocivi dell’esposizione al rumore ambientale e a preservare suoni desiderati di fonte antropica o naturale.