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editoriale – IA e ricerca scientifica giuridica

di Redazione

editoriale

Intelligenza artificiale e ricerca scientifica giuridica. Verso la separazione tra attività di ricerca e scrittura? Profili problematici

di Matteo Carrer

L’intelligenza artificiale (IA) significa molte cose: ciò che qui interessa è la capacità, ormai pienamente raggiunta, di generare testo. L’IA è in grado di creare frasi in linguaggio comune, cioè comprensibile a chiunque sappia leggere. Sia concesso non indagare in questa sede il come l’IA genera testo, declinato in due sensi: come (cioè in base a quali meccanismi, modalità, modelli) l’IA genera del testo; come (cioè a quale livello qualitativo) l’IA genera del testo.

Nella consapevolezza che le presenti note saranno presto superate dall’evoluzione della tecnologia, al momento in cui si redige questo editorale, all’inizio del 2024, si può osservare che i più diffusi sistemi di IA sanno fare una cosa che, finora, era stata appannaggio delle persone: ordinare parole in modo comprensibile e svolgere un discorso di senso compiuto. In altre parole, scrivere.

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