editoriale
il filtro giuridico e la realtà tra metodo e merito. Sfide del diritto, oggi
di Matteo Carrer
Dicevano i logici che contra factum non valet argumentum, nel senso specifico che l’esito di un ragionamento condotto con tutte le regole del corretto ragionare non può sopravanzare l’esito di una rilevazione data dalla realtà. Se secondo un sillogismo ben condotto si dimostra una cosa che è contraddetta dalla realtà è la seconda, e non il primo, a meritare prevalenza.
L’affermazione è appoggiata sul principio di identità e non contraddizione, che è il fulcro della logica almeno da Aristotele in poi.
Nel diritto e nello Stato moderno, quale è il ruolo del “fatto” e dell’“argomento”? Il problema porterebbe molto lontano se non fosse possibile circoscriverlo a un dato che fa parte del modo moderno e – ancor più – attuale, di intendere il diritto e lo Stato. Il riferimento è alla costante e pervasiva giuridicizzazione di ogni aspetto del convivere civile. Un fenomeno già indicato come iperproduzione normativa, come interventismo di Stato in tutte le sfere dell’economia e della società. Tale fenomeno ha radici e ragioni che non conviene indagare in questa sede, ma che si vedono apparire in moltissime forme diverse.
