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Il concetto di materia di potestà legislativa

di Redazione

Il concetto di materia di potestà legislativa nella sentenza 192/2024: la Corte riscrive (di nuovo) il Titolo V?

di Matteo Carrer

Lo scritto si concentra sull’analisi del concetto di “materia di potestà legislativa” e sulla sua interpretazione da parte della Corte costituzionale alla luce della sentenza 192/2024. Attraverso un’attenta disamina dei problemi teorici e costituzionali del riparto per materie, vengono esplorate le dinamiche del riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni, evidenziando il ruolo del principio di sussidiarietà e il suo impatto sul regionalismo differenziato. L’articolo affronta il problema della delimitazione e definizione delle materie legislative, ponendo l’accento sui problemi argomentativi della decisione della Corte, che accosta in modo non privo di spunti problematici materie di potestà legislativa e funzioni amministrative nell’interpretazione dell’art. 116 della Costituzione. La Corte, oltretutto, introduce nuovi concetti come le “materie difficilmente trasferibili”, basandosi su criteri di efficienza e adeguatezza legati alle esigenze dell’unità repubblicana e dei vincoli sovranazionali. Questo approccio solleva interrogativi sui meccanismi di flessibilità e sugli equilibri interpretativi tra gli articoli 116, 117 e 118 della Costituzione. L’articolo pone interrogativi sulla tenuta logico-sistematica della argomentazione della Corte nella sentenza 192/204 e pone riflessioni critiche sull’equilibrio tra autonomia e centralismo, e sul ruolo della Corte come arbitro del sistema costituzionale.

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